Bustarelle per i controlli nei bar
Un indagato nella Municipale
Il caso era stato segnalato lo scorso marzo, tramite un esposto, dal sindaco FlavioTosi
Manuela Trevisani (manuela.trevisani@epolis.sm) – IL VERONA – 4 dicembre 2008 – pagina 20
■ Gli uomini della polizia giudiziaria sono partiti ieri dall'ex caserma Mastino con un obiettivo: passare al setaccio gli uffici dei vigili urbani di Verona e, in particolare, quello del vicecomandante vicario della polizia municipale Eliano Pasini, finito nel mirino degli inquirenti per il reato di corruzione.
Tutto è ancora in fase di accertamento: la perquisizione che si è svolta ieri mattina aveva come unico scopo acquisire documenti e altro materiale utile per far luce su alcuni episodi al vaglio degli inquirenti. Una vicenda che risale ancora alla primavera scorsa. «Una vicenda molto delicata», come la definisce lo stesso procuratore Mario Giulio Schinaia, restio a sbottonarsi sull'argomento. A presentare un esposto sarebbe stato lo stesso sindaco Flavio Tosi.
Dopo aver ricevuto alcune segnalazioni su delle vicende dai contorni opachi, aveva deciso di prendere carta e penna e di raccontare ogni cosa all'autorità
giudiziaria. A fine marzo era stato convocato al secondo piano dell'ex caserma Mastino ed era stato sentito dall'allora procuratore Guido Papalia, a cui aveva confermato quanto riportato nell'esposto.

AL CENTRO dell'indagine, un presunto giro di mazzette che sarebbe servito per ammorbidire i controlli nei bar della città. Bastava allungare una bustarella perché chi di dovere chiudesse un occhio su eventuali irregolarità: o almeno questo è ciò che gli inquirenti vogliono verificare. Assieme a Pasini, infatti, sarebbe indagato anche un’altra persona, un faccendiere che avrebbe fatto da intermediario.
IL VIGILE finito nel mirino della Procura è diventato vicecomandante vicario poco più di un anno fa, prima era funzionario nell'apparato di polizia amministrativa: si occupava di realizzare controlli in cantieri, negozi, bar e altri esercizi pubblici. Conosceva il settore. Ma l'indagine, condotta dal sostituto procuratore Pier Umberto Vallerin, è ancora all'inizio: spetterà agli inquirenti accertare ciò per ora è solo un sospetto. Altro elemento curioso della vicenda:
l'operazione è stata affidata alla stessa polizia municipale, che si ritrova a dover fare accertamenti quindi su una delle figure ai vertici dell'ufficio. Nel frattempo, il riserbo è massimo. Palazzo Barbieri è blindato: nessun commento né dal comandante dei vigili urbani, Luigi Altamura, né dal sindaco Flavio Tosi, protagonista indiretto di quest'inchiesta, di sicuro destinata a far discutere a lungo.
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