lunedì 1 dicembre 2008

MANOVRE NEL CENTRODESTRA. Alla cena di Arcore con Berlusconi e Bossi ci sarà anche il sottosegretario Giorgetti 

Candidati alle regionali «Bossi non ha fretta»

Brancher: «A villa San Martino si parlerà di Udc» Per il 2010 la Lega punta su Tosi, ma i giochi sono aperti

 

Ci saranno anche i veronesi Aldo Brancher e Alberto Giorgetti, entrambi sottosegretari ed esponenti del Popolo della libertà (Giorgetti è coordinatore regionale di An), oggi alla consueta cena del lunedì ad Arcore tra Silvio Berlusconi e Umberto Bossi. Alla mensa del Cavaliere siederanno pure il leghista Roberto Calderoli, il ministro e reggente di An, Ignazio La Russa e, forse, il presidente della Regione Veneto, Giancarlo Galan.

Brancher, tuttavia, smentisce che oggi ad Arcore si parlerà di candidature per le elezioni provinciali e regionali. «È un discorso prematuro, Bossi non ha fretta», afferma il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alle riforme che ieri ha viaggiato in aereo con il Senatur. «La Lega», sostiene, «ha accettato questo incontro allargato per affrontare la questione dell’Udc in Consiglio regionale».

La cena potrebbe essere preceduta da altri incontri in giornata fra i vari esponenti politici presenti. E non è escluso che si faccia qualche cenno agli scenari dei futuri appuntamenti elettorali. 
Sul nodo Udc, all’opposizione a Roma e alleato del centrodestra in Veneto, il presidente Galan (Forza Italia) ha fatto capire che l’alleanza con i centristi, forti di un 8 per cento, dev’essere conservata. Senza l’Udc, inoltre, la Lega, primo partito in Veneto che intende candidare alla presidenza il sindaco scaligero Flavio Tosi, potrebbe ulteriormente rafforzarsi nei confronti del Pdl.
 
L’Udc, per bocca del coordinatore del direttorio provinciale, Riccardo Ceni, nei giorni scorsi aveva ribadito: «Intendiamo rispettare gli accordi elettorali presi in passato a livello regionale, provinciale e comunale, anche perché sono stati premiati dal voto degli elettori».
Ma non la pensa così il segretario veneto della Lega, Giampaolo Gobbo, che aveva invitato Galan ad escludere i centristi dalla maggioranza. Ancora più categorico Massimo Giorgetti, assessore regionale e presidente provinciale di An: «L’Udc dovrebbe uscire dalle maggioranze con Pdl e Lega».

Una volta sistemata la «pratica» Udc (sempre corteggiato dal pd) nel centrodestra si comincerà a parlare di elezioni. E l’attenzione è puntata soprattutto sulle regionali del 2010. All’interno di un accordo generale, i leader nazionali potrebbero assegnare il Veneto alla Lega. D’altra parte, lo stesso Bossi ha ribadito più volte che il candidato del Carroccio è Tosi. Ma di certezze in politica non ne esistono.

E anche dopo che l’attuale governatore Galan si è riproposto per il quarto mandato consecutivo, Giampaolo Gobbo, segretario regionale della Lega nord ha ribadito al nostro giornale che «nel 2010 toccherà a Tosi». Gobbo aveva sottolineato: «La Lega è l’unico "socio" della coalizione che non aveva candidati nella precedente tornata e adesso questa candidatura la vogliamo». 

E un grande sostenitore della candidatura del sindaco di Verona è Brancher che con la Lega ha sempre avuto un rapporto privilegiato. Ma di acqua nell’Adige da qui al 2010 ne correrà molta, e tra Tosi e Galan potrebbero spuntare nomi a sorpresa. La Russa, con una battuta durante l’assemblea di An a Rovigo, ha sottolineato la «bravura» di Alberto Giorgetti, anche lui, oggi, fra i convitati a villa San Martino. E.S.

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