"Il problema non è chi fornisce i dati, ma come i dati vengono elaborati o, nel caso di Verona, manipolati". Questa la risposta del Sindaco Flavio Tosi alla polemica sui dati del rapporto "Ecosistema Urbano" sollevata da Legambiente Verona. "Che i dati per il rapporto siano forniti, come ogni anno, dagli uffici comunali mi pare normale –continua Tosi- quello che non è normale è che Legambiente Verona finga di ignorare di essere schierata a sinistra, quando il suo presidente nazionale onorario, Ermete Realacci, è dal 2007 membro dell’esecutivo nazionale del Partito democratico e dal 2008 ministro “ombra” dell’Ambiente, e quando regolarmente le amministrazioni di centrosinistra (vedi Reggio Emilia nella classifica di ottobre) si piazzano ai primi posti”. “Se andiamo a vedere i principali parametri della classifica dell’ecosistema urbano –riprende Tosi- vediamo che uno degli indici è dato dal verde urbano fruibile, e nel 2008 con il parco San Giacomo a Borgo Roma e con l’area verde di Castel San Pietro, Verona ha fatto un innegabile passo avanti; o dalla percentuale di raccolta differenziata, e Verona è la seconda città d’Italia superiore ai 200 mila abitanti dopo Torino; o dalla realizzazione di piste ciclabili, e quest’anno sono stati inaugurati i tratti Montorio-Mizzole, via Valpantena, corso Milano-via San Marco e Conagro a San Massimo, oltre a via Legnago, in fase di realizzazione. Di questi parametri favorevoli alla nostra città non c’è traccia nella classifica di Legambiente –conclude Tosi- invece viene dato risalto all’indice di acquisto dei prodotti del commercio equo-solidale, che Dio solo sa cosa c’entrino con l’ecosistema urbano!”.
venerdì 2 gennaio 2009
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento