domenica 30 novembre 2008

ILSOLE24ORE.COM > Finanza e Mercati

 

Tassi d'interesse, pressing della Ue sulla Bce per una riduzione netta

Ci sono le condizioni per una decisione «molto chiara» sul taglio dei tassi di interesse nell'eurozona. Lo ha detto il presidente della Commissione Ue, José Manuel Barroso, durante un'intervista alla radio francese Rtl. Barroso ha sottolineato che ormai le preoccupazioni per l'inflazione sono superate dai timori per la crescita. E dunque «esistono le condizioni per un taglio dei tassi». Il presidente della Commissione non ha voluto esprimersi sull'entità della manovra: «Ho fiducia nella Banca centrale e siccome rispetto la sua indipendenza non potrei esprimermi esattamente». Ma, ha aggiunto, «mi aspetto una voce molto chiara in questo senso». 

Il Consiglio dei governatori della Bce si riunisce giovedì e ha anticipato l'intenzione di tagliare il tasso di riferimento, attualmente al 3,25 per cento. Il mercato si aspetta un taglio compreso tra 0,50 e 0,75 punti percentuali, ma per il «consiglio ombra» composto da 15 economisti europei, è necessario il taglio di un punto percentuale. Barroso ha sottolineato come la crisi finanziaria abbia messo in evidenza l'importanza dell'euro per la protezione delle economie dell'eurozona. E, a proposito di Londra, che non ha aderito alla moneta unica, ha commentato che la crisi internazionale ha avviato una riflessione «tra la gente che conta nel Regno Unito». L'adesione della Gran Bretagna all'euro, ha precisato, non è certo «per domani». Tuttavia, ha continuato, «siamo più vicini che prima. Non voglio parlare di conversazioni riservate, ma responsabili politici britannici mi hanno già detto "se avessimo l'euro staremmo meglio"».

A proposito infine dei piani di aiuto all'industria americana messi a punto dal Governo Usa, Barroso ha ammesso, infine, che potrebbero introdurre misure protezionistiche: l'Unione europea, ha dichiarato, esaminerà i pacchetti per verificare che rispettino le regole della Wto.

sabato 29 novembre 2008

Tosi incontra Brambilla

Ieri pomeriggio il sindaco Flavio Tosi ha incontrato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega al Turismo Michela Vittoria Brambilla in visita a Verona. Presenti all’incontro anche il sottosegretario alle Politiche sociali Francesca Martini, il presidente di Confcommercio Verona Fernando Morando e Paolo Arena in rappresentanza della Camera di Commercio. Sono stati esaminati i problemi delle città a vocazione turistica e sono state discusse le politiche e le iniziative del governo per rafforzare il comparto del turismo.

29 Novembre 2008

Zapping nella globalizzazione

giovedì 27 novembre 2008

Grande successo del convegno organizzato dalla Lista Tosi al Palazzo della Gran Guardia

Una sala totalmente piena di persone ha accolto ieri sera l'iniziativa culturale della LISTA TOSI al Palazzo della Gran Guardia.
Il tema della serata è stato "Crisi economica e ripresa: scenari futuri per Verona". 
Il moderatore della serata Avv. Gian Paolo Sardos Albertini ha aperto la serata presentando il professore Carlo Pelanda e motivando la mancanza del Dot. Manuel Negri.
Successivamente ha preso la parola il Professore Pelanda che per un'ora circa, ha attirato l'attenzione di tutto il pubblico presentando un'analisi attenta di quanto sta succedendo all'economia a livello mondiale, offrendo alla fine delle indicazioni su come comportarci nei prossimi mesi e soprattutto su come Verona ed i Veronesi si dovranno comportare.
La conclusione della serata è spettata al leader veronese FLAVIO TOSI che dopo un lungo applauso ha iniziato a spiegare il suo punto di vista sulla crisi economica in atto nel nostro paese.

Al termine della discussione tutti gli invitati si sono poi riversati nella sala vicina dove era stato allestito un gran rinfresco. 

L'iniziativa della Lista Tosi è stata veramente di grandissimo interesse. Il professore Pelanda ha tenuto bellissima lezione di economia riuscendo, come giò detto prima, ad attirare l'interesse di tutto il pubblico.

Complimenti al Professore Pelanda, al Sindaco Tosi e soprattutto alla Lista Tosi

Loris Rossi

Tosi e Polato fanno visita a 112enne di Verona

Il sindaco Flavio Tosi e l’assessore Daniele Polato hanno fatto visitalo scorso lunedì 24 novembre a Venere Pizzinato che ha compiuto ieri 112 anni. 


Alla signora, che è la più anziana del Veneto, sono stati consegnati una targa ricordo, dei cioccolatini e un omaggio floreale.

 TANTI AUGURI SIGNORA VENERE!!!


Il piano della Lega Nord per sbarcare al Centro-Sud


Affaritaliani: Giovedí 27.11.2008 10:44


"Ci hanno escluso ma ora faccio ricorso al Consiglio di Stato". Giacomo Chiappori, deputato leghista con la delega per il Centro-Sud, annuncia ad Affaritaliani.it che Alleanza Federalista-Lega Nord non è stata ammessa dal Tar alle Regionali in Abruzzo. L'esponente del Carroccio spiega poi i progetti di Umberto Bossi per il Mezzogiorno.
 
"Alleanza Federalista è un progetto che si incamminò nel 2004 con tutte le difficoltà a penetrare nel Centro-Sud. Ed è un tentativo della Lega, è un soggetto del Carroccio che porto avanti essendo io il segretario di questo movimento.
 L'obiettivo non è portare la Lega al Sud ma portare la stessa filosofia e lo stesso modo di far politica della Lega: avvicinamento alla cultura, alle tradizioni e al territorio. Lo scopo fondamentale è trasformare questo Stato in una repubblica federale. La soluzione per quasi tutti i mali di questo Paese".
 
La risposta com'è?

"Abbiamo avuto una lentezza nella prima fase, d'altronde nel Sud la politica fatta di 50 anni di Democrazia Cristiana, di destra e di sinistra, ha sempre mediato per governare e ha sempre dato alla sinistra. Adesso la situazione è cambiata. La Lega ha acquisito un forte voto popolare al Nord, siamo un grosso partito di riferimento e anche di governo ed ecco che pure al Sud si è aperta questa grossa porta che ci fa capire si può fare".

 
Quanti iscritti avete?

"Nell'ultimo tesseramento reale circa 6.200 ma ne potrei avere molti di più però ho cambiato direzione. Oltre all'iscrizione, che dovrebbero essere 18.000, l'appuntamento dovrebbe essere quello del Parlamento del Sud che crea questa fase costituente. Da lì la partenza di tutto, perché avrò il soggetto rappresentante per ogni regione e uno per ogni provincia e quindi si potrà arrivare alla fase congressuale entro un anno. Per il Parlamento del Sud abbiamo ipotizzato la data del 23-24 gennaio, naturalmente a Napoli".

 
E nel Lazio?

"A Roma Sud abbiamo un bel nucleo e c'è un bel gruppo di imprenditori e professionisti che sono lì presi a lato e che stanno lavorando con me da un po' di tempo. C'è poi una grossa concentrazione su Frosinone, Sora, Latina che ci permetterà di presentarci alle Provinciali, molta gente anche su Rieti e Viterbo. Alle Europee però spero che la soluzione sia il simbolo della Lega Nord in tutta Italia, ormai è sdoganato, addirittura la richiesta più forte è quella di avere il logo della Lega. Comunque Alleanza Federalista sarà presente alle Amministrative del 2009 ovunque nel Centro Sud e senza apparentamenti".

LA SCHEDA - Alleanza Federalista è un partito politico italiano.

Si tratta dell'emanazione della Lega Nord nel Centro-Sud e precisamente in Lazio, Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. In virtù della comune matrice federalista, il partito si presenta come l'erede nel Centro-Sud delle istanze federaliste di Carlo Cattaneo, Luigi Sturzo e Gaetano Salvemini.

Il suo leader Giacomo Chiappori è un ex-deputato leghista, eletto nel 1996 in Liguria (è stato anche segretario nazionale della Lega Nord Liguria dal 1994 al 1998).

Il simbolo consiste nella Croce di San Giorgio decentrata ("alla scandinava"), su cui rimane innestato un tricolore sventolante con riprodotto - sulla banda verde - il Sole delle Alpi, simbolo della Padania.

Storia

Il partito è stato fondato nel 2003 da Giacomo Chiappori, su precisa sollecitazione di Umberto Bossi.

In occasione delle elezioni europee del 2004 i candidati di Alleanza Federalista parteciparono alla competizione elettorale nelle liste della Lega Nord. In virtù dei risultati (non troppo soddisfacenti) conseguiti, Alleanza Federalista, continuò la propria azione politica con l'obiettivo di radicarsi maggiormente nel territorio e, dunque, per motivi strategici, decise di non partecipare direttamente alle elezioni politiche del 2006.

Nel 2007 hanno aderito al partito due consiglieri regionali in Toscana, dove peraltro è attiva anche la Lega Nord Toscana. Si tratta di Jacopo Maria Ferri (ex-Forza Italia transitato nei Popolari UDEUR) e Virgilio Luvisotti (ex-Alleanza Nazionale).

Nelle elezioni politiche del 2008 Chiappori è stato eletto alla Camera dei Deputati in Lombardia (circoscrizione Lombardia 1). Un'altra esponente leghista del Sud, Angela Maraventano, ideatrice della lista Estremo Sud e vice-sindaco di Lampedusa e Linosa, è stata eletta al Senato della Repubblica in Emilia-Romagna.

Pressing della Lega sugli studi di settore


Arriva la ''Social card'' da 40 euro mensili



Un milione e 300 mila persone riceveranno questo ''magro'' regalo di natale da parte del governo

 

Un bancomat non intestato di colore azzurro, del valore di 40 euro mensili più gli sconti delle catene commerciali convenzionate. E' la "Social card" (una"carta di credito per i poveri"), un regalo da parte del governo per tutti quelli che non arrivano manco alla seconda settimana. Chi lo riceverà entro il 31 dicembre avrà già un credito di 120 euro per i mesi di ottobre, novembre e dicembre. E, a regime, sulle casse dello Stato peserà per 450 milioni di euro. 
Sono queste alcune delle caratteristiche della social card presentata ieri dal ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, con una conferenza stampa a Palazzo Chigi, prima che il Consiglio dei ministri vari il decreto anticrisi. "Uno strumento nuovo, nel quale crediamo, assolutamente in linea con le raccomandazioni della Commissione europea" ha detto Tremonti, ricordando che si tratta di un provvedimento diffuso in altri paesi e che in Italia sarà necessaria, adesso,"una fase di adattamento". Un rammarico: solo il 5% della grande distribuzione, quindi le catene di supermercati, ha aderito al progetto della social card. "Speriamo che la percentuale salga", ha auspicato. 


I beneficiari della social card, secondo le stime dell'Economia, saranno 1 milione 300 mila: cittadini ultrasessantacinquenni e famiglie con figli piccoli (fino a 3 anni) che abbiamo un reddito Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) fino a 6000 euro, non più di una casa, non più di un'auto. Per chi ha più di 70 anni, la soglia di reddito Isee che dà accesso alla carta acquisti è fino a 8000 euro. Nel caso di più figli sotto i 3 anni, gli accrediti si sommano. Chi non riceverà la lettera, ma ritiene di avere i requisiti, potrà rivolgersi alle Poste. 
La social card serve anche per aderire alle "tariffe sociali dell'Enel, che esistevano già ma erano in freezer, nel senso che se non si andava allo sportello dell'Inps per richiederla, si restava fuori. Così, invece - precisa Tremonti - l'adesione alla tariffa sociale è automatica".

La social card, inoltre, rispetta la privacy. "E' anonima - ha spiegato il titolare dell'Economia - quindi nessuno può dire che segna i portatori. La può usare chiunque". Tremonti ha annunciato che "già molte lettere sono state inviate a quelli che secondo i nostri archivi sono i beneficiari", e tutto è stato fatto "nel modo più semplice possibile". Per eventuali chiarimenti, ha concluso il ministro, "confidiamo nell'Inps, nelle associazioni di volontariato e nei Caaf"


Molte le critiche alla social card, definita dalle associazioni dei consumatori poco più di un'elemosina. Mentre il segretario generale della CgilGuglielmo Epifani rileva come si tratti di un'idea vecchia, nata in un contesto economico e sociale completamente diverso: "Tremonti difende l'idea della social card dicendo: 'è stata introdotta nel 1939 in America'. E' proprio questo il problema. Non puoi riproporre nel nuovo millennio una cosa di 60 anni fa".

Il ministro dell'Economia del governo ombra del Pd, Pierluigi Bersani, rileva invece come la social card non sia assolutamente in grado da sola di risolvere i problemi dei cittadini in difficoltà economica"I soldi non si buttano mai via, ma ci sono modi più dignitosi per darli. Piuttosto che importare modelli americani, noi preferiamo che si aumentino le pensioni e che si alleggerisca il fisco sui salari e sugli stipendi medio bassi, a cominciare dalla tredicesima di Natale. E, quindi, con un intervento largamente più consistente e strutturale rispetto a quello che abbiamo sentito e visto fin qui"

"Rifiutiamo l'interpretazione - ha risposto Tremonti - della social card quale visione compassionevole della società". Il ministro ha ribadito infine che "le situazioni di bisogno non si proclamano per legge, non è una questione di ingegneria sociale del governo". Coloro che hanno bisogno, insiste, "ci sono, e non sono stati mai sufficientemente considerati"

 

SOCIAL CARD: COS'È E COME FUNZIONA

La social card sarà una normale carta di pagamento elettronico, uguale a quelle che sono già in circolazione e ampiamente diffuse nel nostro Paese. La differenza è che "con la Carta acquisti le spese, invece che essere addebitate al titolare della Carta, sono addebitate e saldate direttamente dallo Stato".

Chi ne avrà diritto - Due le tipologie: gli anziani e le famiglie con bambini piccoli. Spetterà agli anziani, cittadini e residenti italiani, tra i 65-69 anni con redditi o pensione fino a 6.000 euro l'anno; oltre i 70 anni la soglia di reddito sale fino a 8.000 euro. Andrà poi alle famiglie con figli sotto i 3 anni, con un indicatore Isee di 6.000 euro. Il calcolo del reddito sarà infatti fatto con l'Indicatore di situazione economica equivalente (il cosiddetto Riccometro) già utilizzato per l'accesso ai servizi sociali. 

Attenti a casa, auto e conto in banca - Per diventare possessori di social card bisognerà inoltre avere altri requisiti: possedere al massimo una casa, una autovettura (due in caso di una famiglia con figli minori) ed essere titolari di una sola utenza elettrica (una domestica e una non domestica per le famiglie con figli) o del gas (due per le famiglie). Inoltre non bisognerà avere più di 15.000 euro di risparmi in Banca o alle Poste (da soli o insieme al coniuge).

sabato 22 novembre 2008

STRAGE DI VERONA: IL SINDACO TOSI

"Esprimo il cordoglio dell’Amministrazione comunale e la mia più commossa e sincera vicinanza ai familiari delle vittime di questa tragedia, che vede purtroppo coinvolti anche dei bambini. In casi come questo, il dolore è troppo grande e troppo forte per essere espresso con le parole, e il silenzio resta l’unico segno possibile di rispetto per chi non c’è più". 

CITTADINANZA PIU' FACILE? MAI E POI MAI, FINI LO SAPPIA

giovedì 20 novembre 2008

Elezioni Comunali 2009

è con molto piacere che vi presentiamo il simbolo con il quale la Lista Tosi si sta presentando nel comune di San Bonifacio.

Ci stiamo quindi muovendo in questi giorni a raccogliere consensi e a coinvolgere tutte quelle persone che amano il paese di San Bonifacio e che sognano una Lista che si identifichi su una persona forte e concreta quale quella di Flavio Tosi.

martedì 18 novembre 2008

Osservatorio Nordest, 49% potrebbe votare PdL Veneto. Tosi tra i candidati preferiti

18/11/2008 - 14:58 IL 12,1% DEI VENETI LO VOTEREBBE DI SICURO, E IL 37,2 NON LO ESCLUDE, ANZI DICHIARA CHE POTREBBE ANCHE VOTARLO. SFIORA IL 50% IL BACINO POTENZIALE DI UNA FORZA POLITICA TERRITORIALE DI CENTRODESTRA, COSÌ COME L'HA PROSPETTATA IL GOVERNATORE GIANCARLO GALAN. SONO ALCUNI DEI RISULTATI CHE EMERGONO DA UN SONDAGGIO DELL'OSSERVATORIO NORDEST PUBBLICATO OGGI DAL GAZZETTINO 

 

Secondo i dati del sondaggio, "Forza Veneto" o un"Pdl del Veneto" che dir si voglia suscita interesse anche presso l'elettorato della Lega, visto che il 19,3% lo voterebbe certamente e il 60% potrebbe anche votarlo.

Tra gli elettori del Partito delle Libertà, il 40,4% non ha dubbi e lo voterebbe, mentre il 4

4,2% si dichiara possibilista. Quanto alla fiducia che riscuotono gli esponenti del centrodestra, la graduatoria vede in testa ex aequo il governatore Galan e il ministro leghista delle Politiche agricole Luca Zaia, attestati entrambi al 41% degli apprezzamenti.

Subito sotto, un altro ministro veneto, Renato Brunetta (40%), seguito dal prosindaco di Treviso Giancarlo Gentilini (32%), 'tallonato' dal sindaco di Verona Flavio Tosi (31%), mentre l'altro rappresentante veneto nella squadra di Governo, Maurizio Sacconi, si ferma al 17%.

 

lunedì 17 novembre 2008

Nella foto il Consigliere Regionale Vittorino Cenci della commissione Agricoltura della Regione Veneto

L’Arena - Lunedì 17 Novembre 2008AGRICOLTURA  - pagina 24

 

Agricoltura della Camera

Su i consumi di coniglio ma giù i prezzi all’origine

Olga Bussinello

 

Costo di produzione circa 1,8

0 euro al kg, gli allevatori ne prendono 1,52 e nella gdo si paga intorno ai sei

 

Consumi in crescita e prezzi all’origine in calo per la carne d

i coniglio.

Una discrasia talmente evidente da richiamare l’attenzione della commissione Agricoltura della Camera dei deputati che, giovedì scorso, ha ascoltato dall’Anlac (Associazione nazionale liberi allevatori di conigli) le difficoltà di una filiera rappresentata che nella nostra regione e nella nostra provincia trova lo zoccolo duro della produzione nazionale.

In Veneto, infatti, si stima una produzione lorda vendibile di carne di coniglio pari a 93 milioni di euro annui, di cui più di 11 milioni sono attribuibili alle aziende della nella nostra provincia. Gli allevamenti professionali del Veronese (cioè quelli in grado di immetere sul mercato 200-300 conigli a settimana) sono una settantina con 3 milioni di capi di cui 53.000 fattrici. 

Nell’intera regione sono 560 con circa 375 milioni di capi di cui 20 milioni di fattrici. Sotto il profilo gestionale il 40% degli allevamenti è in regime di soccida.

«La coniglicoltura nazionale sta attraversando oggi una crisi anomala non dovuta né ad un crollo dei consumi, né ad un aumento eccessivo della produzione», precisa Saverio De Bonis, presidente dell’Anlac, Associazione aderente ad Agci che associa circa 150 allevatori, «ma ad una congestione del mercato nazionale derivante dal saldo negativo dell’interscambio, in continuo peggioramento, e da un cartello sui prezzi alla produzione che distorce il mercato e la concorrenza».

Se fino al 2007 la bilancia commerciale degli scambi segnava un trend non favorevole al settore, con un incremento graduale delle importazioni sino a raggiungere un +4,8% ed un calo delle esportazioni sempre più marcato (-29%), nel 2008, malgrado i consumi continuano a crescere con un tasso medio intorno al 3%, a fronte di un’offerta nazionale soddisfacente, l’Italia resta un paese che importa più conigli di quanti ne esporta (fonte Anlac).

«Noi richiediamo allo Stato di intervenire a sostegno di imprese che», prosegue De Bonis, «producendo fino a oggi occupazione ed alimenti di qualità senza spendere un euro di risorse pubbliche, affrontano da sole una crisi che la nostra Associazione, dati alla mano, sta dimostrando quanto sia falsata». Il prezzo medio del coniglio pagato agli allevatori nei primi dieci mesi del 2008 (secondo le rilevazioni Borsa merci di Verona) è stato di 1,52 euro al kg, più alto che nel corrispondente periodo del 2007 che ha toccato l’1,48 al kg, ma non certo remunerativo. Il costo di produzione si aggira, infatti, intorno a 1,80 euro al kg per la lievitazione di mangimi ed energia. Cifre ben distanti da quelle dei banchi frigo della Gdo (la grande distribuzione organizzata) dove il prezzo al consumo non scende sotto i 6 euro al kg. Per gli allevatori le cose da cambiare sono molte. Da una disciplina normativa del settore autonoma rispetto al comparto avicolo, che ha problemi e esigenze diverse da quello cunicolo; a una revisione del meccanismo di formazione dei prezzi con un mercato più trasparente; a controlli più severi della spesa per il settore, sino a una etichettatura e rintracciabilità obbligatoria per garantire ai consumatori la provenienza italiana e la riconoscibilità del prodotto.

Proprio su quest’aspetto, sulla promozione di un marchio regionale del prodotto, si sta muovendo la Regione del veneto.

«In questi giorni mi è stato sottoposto un progetto dall’associazione di produttori il Coniglio Veneto per promuovere il consumo e la valorizzazione del prodotto locale», spiega Vittorino Cenci, componente della commissione Agricoltura della Regione Veneto. «Per avviare l’iniziativa occorrono circa 300 mila euro annui, somma che, in accordo con l’assessore regionale alle politiche agricole Franco Manzato, cercheremo di inserire nel bilancio per il 2009»

 

MEDITATE GENTE, MEDITATE...


L’Arena 17/11/2008
Videosorveglianza per quattro comuni
SICUREZZA. La Regione ha finanziato al 70 per cento l'intervento per il territorio di Belfiore, Oppeano, Palù e Ronco, con 215.450 euro

Il sistema di controllo visivo servirà tutto il distretto Le amministrazioni dovranno consorziarsi per la gestione
MASSIMO GIORGETTI


La Regione Veneto ha finanziato per il 70 per cento il progetto per installare un sistema tecnologicamente avanzato di controllo visivo e di telesorveglianza nei paesi di Belfiore, Oppeano, Palù e Ronco.
È stato lo stesso assessore regionale ai lavori pubblici, alla polizia locale e alla sicurezza, il veronese Massimo Giorgetti, a consegnare simbolicamente ai rappresentanti delle quattro amministrazioni comunali presenti i 215.450 euro stanziati dalla Regione.
Questa la somma messa a disposizione dalla Regione sui 307.500 euro del costo complessivo. I rimanenti 92 mila euro circa verranno ripartiti tra i quattro Comuni che si sono convenzionati, in rapporto al numero di strumenti (telecamere e automobili) di cui disporranno. Ad accogliere l'assessore Giorgetti nel municipio di Ronco sono venuti il sindaco di Ronco Massimo Fin, l'assessore alla sicurezza di Ronco Massimo Meneghello e l'assessore ai lavori pubblici di Ronco Davide Vesentini, il sindaco di Belfiore Gianfranco Carbognin, il sindaco di Palù Aldo Maestrello e la vicesindaco di Palù Stefania Caloini.
«Abbiamo finanziato tutti i progetti presentati dai Comuni della provincia di Verona per un totale di 2,5 milioni di euro», ha annunciato l'assessore Giorgetti, «e per tutti nella misura del 70 per cento. Il passo successivo che spetterà alle vostre quattro amministrazioni, sarà quello di stipulare un accordo per arrivare a costituire un consorzio nel distretto di competenza».
Dunque non saranno solo i quattro Comuni di Belfiore, Oppeano, Palù e Ronco ad arrivare a un accordo, ma anche quelli di San Giovanni Lupatoto e Zevio che fanno parte dello stesso distretto. «Si può partire con un accordo tra enti locali», ha spiegato Giorgetti, «per poi arrivare ad avere un unico comando di polizia locale per i sei paesi, che sarà nel Comune capofila del distretto: ciascun Comune avrà poi un proprio distaccamento».
«L'obiettivo della Regione quando ha deciso di strutturare il territorio in distretti», ha continuato a dire Giorgetti, «è quello di coordinare meglio le forze di polizia locale, ottimizzare le risorse che già ci sono e poi vedere di potenziarle. Gli accordi tra i Comuni di ogni distretto dovranno essere firmati entro la fine di quest'anno. Al momento la Regione non può imporre nulla ai Comuni, perché restano i sindaci i responsabili della sicurezza nei Comuni di competenza».
«Tuttavia chi non si costituirà in consorzi e non farà accordi con gli altri, non riceverà più soldi dalla Regione, mentre chi aderisce a questo progetto regionale sulla riforma della polizia locale, potrà ottenere finanziamenti regionali. Terminata questa prima fase del progetto dell'accorpamento in distretti delle polizie locali, il passo successivo sarà quello di arrivare ad avere una centrale operativa unica di tutte le forze di polizia in ogni provincia».
«Solo il maggiore coordinamento e l'interazione tra tutte le forze di polizia, in primis vigili, carabinieri e polizia, potranno dare una risposta concreta ai cittadini che l'attendono, sia sulla sicurezza stradale che sulla criminalità, che sul maggior controllo del territorio», ha affermato Giorgetti. «Oltre tutto si potranno inserire in questo progetto anche i volontari della protezione civile, che così potranno essere impiegati all'occorrenza nei vari distretti». Un ringraziamento all'assessore Giorgetti è venuto da tutti gli amministratori presenti all'incontro. «La vicinanza e il sostegno che ci ha dato l'assessore», ha rimarcato il sindaco di Belfiore Gianfranco Carbognin, «ha fatto sì che ora ci possiamo impegnare concretamente a salvaguardare la sicurezza dei nostri cittadini e ad aumentare il controllo sul territorio. In questo modo i cittadini avranno la percezione di una maggiore sicurezza. Grazie alla convenzione che abbiamo sottoscritto e al finanziamento che ci permette di attuarla, daremo una risposta concreta alle nostre quattro comunità».

L'Arena - Zeno Martini


mercoledì 12 novembre 2008

Federalismo, Bossi ad Affaritaliani.it:

'Garantisco, per il Nord ci sono i soldi'


 

Un Senatur tranquillo e per nulla preoccupato risponde alle domande del direttore di Affaritaliani.it, Angelo Maria Perrino. Il federalismo? "Passerà, anche perché ci sono 20 milioni di persone disposte a battersi". Borghezio preoccupato? "Faccia il suo lavoro lì. Che al federalismo ci pensiamo noi". E sull'Expo...


"Abbiamo approvato un maxi-emendamento alla finanziaria con misure immediate a sostegno della Sea, dei lavoratori e per tutto l'indotto delle imprese padane, si tratta di 20 mln di euro. Sono stato in Aula tutto il giorno perchè i numeri erano risicati"


 

martedì 11 novembre 2008

L’Arena 11/11/2008

Entrano in azione le ronde civiche

SICUREZZA. Esordio in servizio per gli assistenti messi in campo dall'amministrazione comunale. «Non siamo sceriffi, ma la nostra presenza serve da deterrente»


Il sindaco Tosi alla prima uscita al parco San Giacomo: «Sono cittadini volontari, vanno ringraziati per la loro dedizione»

Verona. Il primo risultato della loro discesa in campo, riferiscono fieri, è stata la «fuga precipitosa» di tre posteggiatori abusivi di colore dal parcheggio del policlinico di Borgo Roma. 
Ieri, alle 10, nel parco San Giacomo, hanno preso servizio i primi sei assistenti ci

vici, tre uomini e tre donne, che avranno il compito di vigilare sulla vasta zona verde da poco acquistata dal Comune, pressoché a peso d'oro. Quando arrivano il sindaco Flavio Tosi e il comandante della polizia municipale, Luigi Altamura, i volontari sono già "schierati" sul prato con la casacchina gialla d'ordinanza e il cartellino di riconoscimento sul petto. Sono perlopiù pensionati e casalinghe -

 una di loro fa sapere di essere in cerca di lavoro - e non hanno niente delle minacciose «ronde» di cui si era tanto scritto. Per l'occasione, una signora indossa scarpe con i tacchi. Davanti alle telecamere promette il pugno di ferro «contro i possessori di cani che lasciano i loro ricordini per terra». 

La capogruppo Lucia Spinato Corazza, combattiva presidente del comitato di Borgo Roma, nel taschino tiene la ricetrasmittente collegata al comando dei vigili sulla speciale frequenza "special 5". «Qui a San Giacomo», conferma, «i problemi più grossi sono i cani, qualche ragazzo maleducato che utilizza i giochi dei bambini e gli atti di vandalismo». Appena dal vialetto spunta il corteo guidato dal primo cittadino per il "battesimo" del nuovo servizio, la donna invita i compagni ad applaudire. Il primo giorno, ci vuole poco a capirlo, è all'insegna dell'entusiasmo. Tosi parla di «spirito giusto». E sottolinea: «I volontari riceveranno un semplice rimborso spese, quindi vanno ringraziati per la loro dedizione civica e il loro impegno».  Il preventivo di spesa per il primo anno è di 50 mila euro. La cifra comprende anche l'assicurazione. «Considerando che il servizio verrà svolto in aree molto grandi e in diverse zone», commenta Tosi, «la spesa è decisamente contenuta e si tratta di un servizio complementare, che si aggiunge agli altri attuati a garanzia della sicurezza e della tranquillità dei veronesi, come le guardie giurate sugli autobus la sera e la domenica pomeriggio».

Questo primo nucleo fa parte dell'associazione Anziani disabili - La cancellata che ha sede in via Pellegrini a Borgo Roma. Faranno turni di tre-quattro persone ciascuno, tra le 7 e le 23. La sorveglianza sarà estesa, nelle ore diurne, anche al parco degli Alpini di via Murari Bra. Sempre ieri, altre associazioni hanno iniziato a controllare i giardini Raggio di Sole e i Bastioni San Zeno. «I volontari», informa Tosi, «oltre che vigilare su parchi e zone verdi avranno anche il compito di fa osservare la chiusura al traffico domenicale di lungadige Attiraglio». 
Mauro Merli è il presidente dell'associazione. «Siamo una trentina di volontari, dai 30 ai 65 anni, e ci siamo messi a disposizione volentieri anche per il servizio serale. Dal Comune avremo dei rimborsi spese che serviranno per sovvenzionare le nostre attività sociali. Che faremo? Terremo sotto controllo le panchine, i giochi per bambini, riceveremo le segnalazioni dei cittadini e faremo presente al Comune se servono interventi di manutenzione su strade o marciapiedi».
Oltre alla pettorina con la scritta “Comune di Verona-assistente civico” i volontari sono dotati di telefonini e apparecchi radio, per richiedere l'intervento dei vigili. «Come avviene in città come Bologna o Milano», spiega Tosi, «gli assistenti non saranno dei "rambo", ma una presenza rassicurante e amica, per prevenire o dissuadere da comportamenti illeciti o comunque contrari alle regole del senso civico». 

Fra i volontari ci sono anche ex appartenenti alle forze dell'ordine, come Giancarlo Ulivi, ex agente alla squadra mobile di Palermo e Verona, responsabile del parco di via Murari Bra. «Non siamo sceriffi, ma la nostra presenza è gà un deterrente per i malintenzionati. Ai cittadini», continua, «chiedo di collaborare e di segnalarci situazioni sospette». 

Per ora gli assistenti saranno un centinaio. Le aree verdi di Montorio e villa Buri verranno tenute d'occhio dai Pescatori tutti i giorni con prolungamento serale nel fine settimana, l'Adambiente onlus, si occupa dei parchi della terza circoscrizione, tutti i giorni, con orario serale il sabato e domenica, il Punto d'incontro, infine, garantirà la chiusura domenicale di lungadige Attiraglio.

E.S.

mercoledì 5 novembre 2008

SAN BONIFACIO: UN ALTRO NUOVO RECORD!!!

L’Arena 05 novembre 2008


VERONA: Due terzi degli immigrati vivono negli altri 97 Comuni


NEI PAESI. La densità maggiore si registra anche a Monteforte In provincia la situazione è molto diversificata Il record di presenze spetta a San Bonifacio


Quasi due terzi degli immigrati registrati nelle anagrafi comunali vive nei 97 Comuni della provincia. Dove, però, la situazione è assai diversificata. 

I primi 20 Comuni per numero di residenti stranieri, dietro Verona, sono San Bonifacio 2.884 (14,7%), Villafranca 2.431 (7,6%), Bussolengo 1.948 (10,1%), San Giovanni Lupatoto 1.796 (7,8%), Valeggio 1.609 (11,9%), Legnago 1.430 (5,7%), Bovolone 1.383 (9,1%), Sona 1.309 (8%), Castelnuovo 1.300 (11,1%), Sant'Ambrogio 1.147 (10,2%), Zevio 1.144 (8,3%), Monteforte 1.143 (13,8%), Negrar 1.124 (6,6%), Pescantina 1.121 (7,7%), San Martino B.A. 1.108 (8,1%), Isola della Scala 1.075 (9,5%), Nogara 1.052 (12,5%), Sommacampagna 1.042 (7,3%) e Cerea 984 (6,1%). L'incidenza sul totale degli abitanti di ciascuno di questi Comuni, però, varia considerevolmente. Si va dai record di San Bonifacio e Monteforte, dove a fianco della vicinanza a un'area (quella delle concerie del Vicentino) che attrae numerosi lavoratori stranieri, c'è anche la disponibilità di abitazioni, frutto di piani regolatori «larghi di manica» circa l'edificabilità residenziale, alle punte sotto la media nazionale di Legnago o regionale di Sona, Zevio, Negrar, San Martino, Sommacampagna e Cerea.

I primi 20 Comuni con maggiore incidenza percentuale, invece, sono Nogarole Rocca 15,2% (3.249 abitanti), Roverchiara 15% (2.790), Sorgà 14,9% (3.162), San Bonifacio 14,7% (19.571), Dolcé 13,8% (2.478), Monteforte 13,8% (8.275), Nogara 12,5% (8.450), Zimella 12,4% (4.864), Palù 12,1% (1.232), Brentino Belluno 12,1% (1.395), Caldiero 11,9% (6.873), Valeggio 11,9% (13.571), Montecchia di Crosara 11,8% (4.457), Arcole 11,8% (6.076), Mozzecane 11,4%, (6.230), Torri del Benaco 11,3% (2.810), Brenzone 11,3% (2.535), Trevenzuolo 11,3% (2.662), e Castelnuovo 11,1% (11.711).

G.B.