lunedì 15 giugno 2009

PASETTO COSTITUISCE LA COALIZIONE DI SINISTRA IN VISTA DEL BALLOTTAGGIO

L'ARENA - 15/06/2009

Definiti gli apparentamenti in vista del ballottaggio del 21 e 22 giugno: si allarga il raggruppamento contro il centrodestra

Le due liste di Piasentin e quella di Andrioli otterranno in caso di vittoria tre assessorati Casu replica: «Finalmente si fa chiarezza»

Dopo due giorni di trattative, gli unici apparentamenti che sono usciti in vista del ballottaggio di domenica e lunedì a San Bonifacio riguardano il candidato Federico Pasetto, che ha concluso l'accordo con Giuseppe Piasentin e Marco Andrioli, fuori dai giochi al primo turno. Pertanto Pasetto sarà sostenuto non solo dal suo raggruppamento - Lista Pasetto, Liga Veneta Repubblica, Di Pietro-Italia dei Valori e San Bonifacio-Città Viva - ma anche dalla civica Vivere San Bonifacio di Marco Andioli e dalle due liste di Piasentin, il Partito democratico e Sette Campanili-Piasentin sindaco.


Telegrafico il commento di Pasetto dopo la formalizzazione dell'«apparentamento»: «Abbiamo raggiunto un accordo che darà rappresentatività alle formazioni che si sono alleate con noi con tre assessorati, uno alla coalizione di Piasentin e due ad Andrioli».


Cesare Benini, delegato di Andrioli in questa occasione, afferma che «dopo un confronto all'interno del gruppo, che ha una composizione trasversale, abbiamo accolto l'opportunità offertaci da Pasetto, per non disperdere i nostri mille voti e perchè ha condiviso il nostro progetto. Per il bene di San Bonifacio, quindi, un'alleanza non contro una coalizione avversaria ma con chi si riconosce nel nostro programma».


Per quanto riguarda la coalizione che sostiene Antonio Casu, Andrioli dice: «Ci era stato offerto solo un appoggio esterno, ufficioso, il che non è dignitoso: non abbiamo accettato per chiarezza, il nostro elettorato non avrebbe capito o avrebbe pensato ad accordi sottobanco per una poltrona».
Giuseppe Piasentin: «L'accordo è stato un parto difficile, che però ci permette di riprendere le istanze del nostro elettorato e Pasetto ci ha dato lo spazio per portarle avanti. Noi abbiamo posto una serie di vincoli sia sui programmi che sulla squadra, superando una serie di ostacoli rispetto alla passata amministrazione. La rinuncia del sindaco uscente Silvano Polo, in caso di vittoria di Pasetto, ha spianato un non piccolo ostacolo all'accordo: di questa sua scelta noi abbiamo preso atto. Per quanto riguarda Casu», conclude, «pur con tutta la stima per la sua persona, era evidente che non fosse possibile alcun accordo tra il Pd e il centrodestra: era impensabile un minestrone».
Gianni Storari: «Ci sono stati degli incontri con Pasetto, ma non si è arrivati a nessuna conclusione: non c'erano le condizioni per un ragionamento sull'apparentamento».
Paolo Cannas: «E' giusto che Pasetto giochi tutte le sue carte a disposizione per cercare di ribaltare il grande svantaggio con l'avversario; a meno che i sambonifacesi non cambino idea nell'arco di una settimana, penso che il risultato sia ormai confermato, perchè il divario è troppo grande, anche perchè non è una questione matematica di somma dei voti ottenuti dai tre candidati. Per quanto riguarda le nostre indicazioni per domenica», conclude Cannas, «lasciamo i nostri elettori liberi di votare come meglio credono perchè noi non abbiamo la presunzione di poter indirizzare il voto nei nostri elettori, sparsi a macchia di leopardo uniformemente per tutti i seggi».
Antonio Casu replica: «La nostra coalizione si configura come il centrodestra di San Bonifacio. Per quanto riguarda l'apparentamento, mi fa piacere che finalmente si faccia chiarezza dal punto di vista politico e cioè che il centrodestra è rappresentato dalla coalizione che appoggia la mia candidatura e che è in competizione con Pasetto, schierato con il centrosinistra». Per quanto riguarda il mancato apparentamento ufficiale con Andrioli, Casu spiega: «Questo avrebbe comportato la perdita di due consiglieri nella mia coalizione. Comunque, l'indirizzo da noi sempre dichiarato è stato quello di non apparentarci: spero che chi ha votato per noi al primo turno torni a votare per evitare di disperdere il voto».

lL'Arena - Gianni Bertagnin


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