ELEZIONI COMUNALI. Il candidato del centrodestra conferma l'ampio vantaggio ottenuto al primo turno e stacca di quasi venti punti l'avversario Federico Pasetto.
Il nuovo sindaco (Pdl - Lega) si impegna: «Subito gratuito il parcheggio San Marco. E io sarò tutti i giorni in mezzo alla gente»
San Bonifacio. Un successo annunciato. Così si può definire la vittoria larga di Antonio Casu al ballottaggio delle elezioni comunali di San Bonifacio, anticipato dal differenziale di voti al primo turno rispetto allo sfidante Federico Pasetto e confermato dai risultati di ieri.

Pasetto avrebbe vinto se il risultato dei 18 seggi fosse stato come quello da lui ottenuto nel primo e nell'ultimo seggio scrutinato. All'inizio il parziale dava infatti Pasetto al 66,67 per cento contro il 33,33 di Casu: ma si trattava del seggio ospedaliero, ovvero di appena quattro schede. L'ultimo seggio scrutinato, invece, il numero 10 di via Fiume, ha dato 287 preferenze e Pasetto e 248 a Casu. In tutte le altre sezioni il crescendo dell'alleanza Pdl-Lega è stato costante, attestandosi quasi subito al 60 per cento.
Festeggiatissimo naturalmente il nuovo sindaco, che tra le prime telefonate di congratulazione ha ricevuto quella del presidente regionale Giancarlo Galan. «Nella mia prima amministrazione (2001-03) avevo vinto al primo turno», commenta Casu, «ma la compagine attuale è compatta e entusiasta. Il mio primo provvedimento sarà quello di far tornare gratuito il parcheggio San Marco, a servizio degli utenti della stazione ferroviaria, e di adeguare subito il parcheggio dell'ospedale Fracastoro». Riferendosi al dubbio di non farcela a causa del calo del 25 per cento dei votanti rispetto al primo turno, Casu spiega: «Abbiamo avuto la riconferma dei voti ricevuti al primo turno, cosa che ci ha consentito l'elezione».
Quanto ai programmi, il nuovo sindaco dice: «La situazione che troveremo in amministrazione non sarà senz'altro facile e penso che già domani andrò a verificare la situazione economico-finanziaria,che mi risulta piuttosto delicata». Ma il nuovo sindaco mette soprattutto l'accento sul modo di amministrare, che sarà «rivoluzionato», sottolinea, «per coinvolgere tutta la popolazione in maniera concreta nella gestione del Comune, dalle frazioni alle associazioni delle categorie produttive. Inoltre, svilupperemo non solo il settore economico e produttivo, ma anche i grandi valori che abbiamo nelle aggregazioni sociali delle frazioni e delle associazioni, per valorizzarle e per ricostruire l'orgoglio di essere sambonifacesi, lavorando tutti insieme per far tornare San Bonifacio la capitale dell'Est, naturalmente in sinergia con gli altri Comuni amici». Per quanto riguarda il contatto con il pubblico, Casu afferma: «Sarò tutti i giorni in mezzo alla gente e riceverò il pubblico per ascoltarlo e ricevere suggerimenti. A questo scopo istituirò nuovi organismi: il Consiglio delle economie e delle professioni, per coinvolgere sia le attività produttive che le rappresentanze del settore industriale nelle scelte e negli indirizzi per affrontare la crisi attuale; la Consulta delle associazioni, per far sì che assieme alla Pro loco si possa lavorare in sinergia per promuovere San Bonifacio, riscoprendo le tradizioni attraverso le associazioni che già se ne occupano». Per quanto riguarda il territorio, il nuovo sindaco sottolinea: «Attraverso le associazioni produttive coinvolgeremo tutto l'Est veronese, i cui sindaci si sono già detti disponibili a lavorare insieme per promuoverne i prodotti caratteristici, creando un marchio», chiarisce Casu, «che chiameremo "L'oro della terra dell'Est", con il quale proporremo i nostri prodotti in tutto il mondo. Ricuciremo così i rapporti con gli altri sindaci della zona, come in passato, quando ci si incontrava una volta al mese per discutere dei problemi». E sui rapporti con la gente, Casu torna a ribadire: «Il sindaco è un dipendente dei cittadini e quindi deve essere sempre a loro disposizione. Ora quindi la gente sarà libera di parlare anche direttamente con il suo sindaco: fisseremo i giorni e gli orari di ricevimento».
L'Arena - Gianni Bertagnin




