martedì 17 febbraio 2009

Veltroni conferma le dimissioni dalla segreteria del Pd

Il segretario del Pd Walter Veltroni, dopo una breve pausa di riflessione, ha confermato le dimissioni che i vertici del Pd avevano respinto nella mattinata. Una nota diffusa al termine del coordinamento dal portavoce del partito Andrea Orlando sottolinea che «dopo una discussione di diverse ore, il segretario ha deciso di mantenere l'orientamento espresso questa mattina e di rassegnare le dimissioni da segretario nazionale del Pd». All'ordine del giorno del coordinamento del Partito democratico la sconfitta del centrosinistra nelle elezioni regionali della Sardegna. Peggiore rispetto alle previsioni: i vertici del Pd avevano messo in conto una sconfitta di misura, ma non un distacco di nove punti tra Soru e il candidato del Pdl Cappellacci. Veltroni avrebbe aperto la riunione spiegando che se il partito è da tempo dilaniato da divisioni e fibrillazioni interne è perchè le critiche si concentrano sulla linea politica da lui scelta e sulla sua persona, dunque se «per molti sono un problema - avrebbe detto Veltroni - io sono pronto ad andarmene per il bene del partito». Poi, dopo una pausa di riflessione, alla ripresa dei lavori ha confermato le sue dimissioni. Domani il leader del Pd dovrebbe tenere una conferenza stampa.

Drastico il giudizio dell'Unità: «Il Pd ha toccato il fondo». Nell'editoriale la direttrice Conchita de Gregorio sottolinea la sconfitta delle oligarchie del Pd «punite con severità assoluta da un elettorato stanco di lotte intestine e clandestine, dei giochi di potere sotterranei, eppure così visibili». La De Gregorio parla anche di «lotta fratricida fatta di colpi bassi e bassissimi».

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